Progetto Imprenditoriale
Aprile – Luglio 2017
“L’esperienza è stata sicuramente positiva e di crescita. Sono infinitamente grata alla Prof. Elena Perondi per aver contattato il mio docente ed avermi dato questa opportunità. È stata una sfida a 360 gradi: progettare in team, ma virtualmente, progettare per senza sapere esattamente le potenzialità e gli strumenti effettivi di chi andrà a realizzare il prodotto; creare un legame tra Sud America e Occidente. Questo progetto mi ha dato la possibilità di sperimentare un sacco di lavorazioni a maglia, ma ponendo un occhio all’aspetto tecnico: abbiamo creato un ponte tra due culture intersecando filati, lavorazioni, colori, texture. La difficoltà è stata organizzare in toto tutti gli aspetti della collezione, non propri per una normale tesi di laurea: dallo sviluppo taglie, alle variantature; ma anche questo è stato motivo di crescita. Ringrazio il mio team, paziente, dinamico e stimolante: il risultato è un ottimo lavoro di squadra.
La collezione zero di 0° latitud si chiama Weaven Feelings, sentimenti tramati. Nasce dall’idea di trasmettere la forza della natura e dei colori dell’Ecuador. E’ una vera e propria esplosione di colori ed emozioni scaturita da un incontro di un quadro del pittore ecuadoriano, Oswaldo Guayasamin, ed una poesia del suo amico scrittore Pablo Neruda. La poesia richiama elementi vividi della natura, una natura prepotente che irrompe anche nelle relazioni. Il poeta infatti, spiega come in una relazione non esista solo il fuoco della passione, ma scorre la vita, e la natura è vita ed è forza e colore.
0° Latitud aprirà le porte al pubblico proponendo un prodotto donna ed un prodotto bimbo. Il poncho, tradizionale abito Sud Americano, viene rivisitato e adattato per essere indossato tutti i giorni, anche in una fredda e frenetica città europea. Le cuciture sui fianchi, l’introduzione di maniche, rendono i capi più confortevoli e comodi. La salopette, viene rivisitata, resa più morbida e spiritosa, i colori si accendono. Tutti i capi sono interamente calati e cuciti a mano.”
Beatrice
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